EMERGENZA UCRAINA – “La Carità non abbia finzioni” (Rm 12,9)
“Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me ” (Mt 25,40)

In occasione della celebrazione dell’inizio della Comunità Pastorale, è importante rendere manifesto e condividere quanto e come le nostre Parrocchie e i Comuni si stanno prendendo cura dei profughi ucraini qui residenti.

 

  • La situazione. Sono ospitati nei nostri Comuni 66 profughi ucraini (20 a Gazzada Schianno, 10 a Lozza e 36 a Morazzone: di questi, 14 nelle case delle parrocchie, 52 presso privati). Gli adulti sono 29, mentre i minori 37.
  • La disponibilità economica. Ad oggi nella nostra Comunità Pastorale sono stati raccolti in vari modi ed espressamente destinati alla causa € 15.460,00. L’importo delle varie spese in circa 2 mesi (per farmaci, per alimenti, per abbigliamento, per spese telefoniche/ricariche, ecc.) ammonta finora a circa € 4.000,00. Dall’inizio dell’emergenza, sono stati poi distribuiti circa 60 pacchi alimenti. A queste spese vanno aggiunti altri interventi che tante persone hanno destinato provvedendo personalmente a mol-te urgenze concrete o donando ciò che poteva essere utile (stanze abitabili, mobili, materassi, TV, etc.)
  • Il futuro. Purtroppo non si prevede una risoluzione breve a questa crisi, quindi al fine di sostenere le spese dei prossimi mesi, è sempre possibile effettuare delle donazioni sul conto corrente della Caritas (IBAN: IT14Y0538750260000042333034 - Indicando “donazione fondo solidarietà Pro-Ucraina”).
  • Qualche proposta. Lanciamo l’idea di creare una rete di persone/famiglie disposte ad “adottare” una famiglia ucraina presente nelle nostre parrocchie, famiglie composte per la quasi totalità dalla madre con i figli e, in alcuni casi, nonne/nonni. Si tratterebbe di costituire un gruppo di famiglie/amici che in-sieme conoscono e si prendono cura di una famiglia: significa incontrarsi, invitare a casa, fare qualche uscita insieme, ritrovarsi magari negli oratori con altre famiglie per creare occasioni di socializzazione e fraternità: è questa una “medicina” capace di alleviare molte ferite. Questo gruppo si impegnerebbe anche a versare mensilmente un determinato importo per la famiglia adottata. L’idea è quindi quella di creare una rete di persone disponibili a donare un po' del proprio tempo, per far sì che queste famiglie provate dalla guerra e dalle separazioni dai propri cari sentano non solo di essere aiutate economi-camente, ma anche di essere accolte, coinvolte, sentano affetto.
    Per ogni informazione relativa all’accoglienza dei profughi ucraini e per l’adesione alliniziativa di adottare una famiglia ucraina, è possibile chiamare il numero di telefono: 371/5654640.
  • Scuola di italiano: stiamo anche avviando una scuola di italiano nel nostro territorio che, oltre alla lingua li aiuterebbe a ritrovarsi tra loro: ci servono volontari! Per disponibilità contattare sempre 371/5654640.

Ringraziamo tutti coloro che donano così generosamente affetto, soldi, tempo, case. Un pensiero ad alcuni supermercati e panettieri che concedono sconti particolari oppure alcune ditte che hanno offerto gratuitamente ciò che poteva essere utile. Grazie alle nostre scuole e ai nostri asili che si sono resi prontamente disponibili ad inserire i bambini e i ragazzi. Un grazie speciale alla indispensabile Caritas!
Un forte ringraziamento alle nostre sorelle ucraine che ci stanno aiutando ad aiutare i loro connazionali!